Spesso quand’io ti miro
e quando miro in cielo arder le stelle;
dico fra me pensando:
a che tante facelle?
Che fa l’aria infinita, e quel profondo infinito seren?
Che vuol dire questa solitudine immensa?
Ed io che sono?”
(da Canto notturno di un pastore errante dell’Asia).
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Bellagio



